Enrico Zen - Team Green Paper
Sono nato e vivo a Bassano del Grappa (VI), ridente paesino ai piedi delle prealpi venete.
Situata all’imbocco della Valsugana, che divide il massiccio del Grappa all’altopiano di Asiago, Bassano è da sempre città a vocazione sportiva. Tra le curiosità: qui si trova uno dei più importanti velodromi d’Italia (il Mercante, ha ospitato tra l’altro i mondiali nel 1985).
Personalmente mi avvicino al ciclismo all’età di 12 anni grazie a papà Antonio, che mi porta con se nelle uscite domenicali assieme al “team Cavalera”, una delle numerosissime realtà amatoriali del territorio.
Faccio tutta la trafila agonistica: dagli esordienti sino al professionismo.
Ricordo con particolare piacere soprattutto i 4 anni nella categoria “dilettanti under23” al team Parolin di patron Gilberto Parolin.
Ho avuto la fortuna di incontrare un maestro come Mirko Rossato, che mi ha dato il tempo di crescere e di maturare. Nel 2008 dopo essermi rotto polso e gomito in Aprile, ho raccolto 4 vittorie: tappa e classifica finale al giro delle pesche nettarine, la tappa regina al giro della Valle d’Aosta con arrivo a Cervinia (secondo nella classifica generale) e l’internazionale Valli Aretine.
L’anno dopo sono approdato al professionismo con i Reverberi (Csf Navigare nel 2009, Colnago Csf nel 2010). Ho raccolto poco, ma qualcosa di buono son riuscito a far vedere nonostante la giovane età: il primo anno ricordo su tutti un 13° posto al campionato italiano vinto da Pozzato. Poco, si può pensare, ma al primo anno arrivare davanti su una corsa così dura di 260 km non è proprio da tutti. Nel secondo anno un 10° posto al trofeo Laigueglia in Febbraio e un 9° posto all’Agostoni ad Agosto. Nel mezzo una bronchite che mi ha fatto rinunciare alla Tirreno e alla Sanremo in cui ero già tra i selezionati, e di conseguenza al Giro d’Italia.
A fine anno la doccia fredda: mi viene comunicato che il contratto non mi sarebbe stato rinnovato. Troppo tardi per trovare una nuova sistemazione. Comincio a lavorare nella falegnameria di famiglia e esco in bici solo nel periodo estivo assieme agli amici di sempre.
Nel 2012 comincia la mia avventura nelle granfondo ciclistiche: vengo convinto da Roberto Cunico ad entrare in questo mondo, e assieme formiamo una coppia affiatata sia in bici che fuori. Nel frattempo conosco Silvia, sorella di Roberto. Attualmente siamo fidanzati.
Il connubio sportivo termina sul finire della stagione 2015, quando Roberto viene trovato positivo ad un controllo antidoping.
Mi crolla il mondo addosso: sono giorni difficili e tristi alla vigilia della granfondo più importante al mondo, l’Oetztaler Radmarathon in Austria. Assieme a Silvia decidiamo comunque di prendervi parte e assieme compiamo un piccola impresa: sul passo del Rombo stacco tutti e arrivo a Soelden in perfetta solitudine.
L’idea di smettere con questo mondo viene accantonata, e continuo a divertirmi anche se con meno stimoli.
Che puntualmente arrivano l’anno scorso: assieme a Silvia e a Roberto Berlese decidiamo di dar vita ad una nuova compagine: nasce il team Green Paper.
A differenza delle altre squadre “di vertice”, puntiamo molto sul divertimento, lasciando il puro agonismo in secondo piano. Si viene a creare così un nutrito gruppo di amici che colorano le strade della zona con i colori nero-verdi.
Vinco sette granfondo, su tutte la Sportful Dolomiti Race, da alcuni considerata la gara più dura d’Italia.
Il 2018 sarà il secondo anno del nostro team e le prospettive sono più che positive: il numero di associati è in continua crescita ed è entrato a far parte della nostra squadra anche Guido, un ragazzo su cui scommetto molto. Assieme a Cristian formiamo un trio che saprà divertirsi e raccogliere buoni risultati. Ci farà compagnia anche Deborah, un’altra mia scommessa. Sono molto curioso di vedere cosa riuscirà a combinare.
Il programma di gare prevede la partecipazione alle maggiori manifestazioni granfondistiche italiane ed estere.
Il 2018 comincerà con alcune novità che sveleremo a breve: inizieremo a collaborare con alcuni grossi marchi del settore.
Per quanto riguarda l’abbigliamento intimo sono entusiasta di aver raggiunto l’accordo con BIOTEX. Quand’ero professionista ricordo che alcuni colleghi indossavano questi capi e personalmente avevo già avuto modo di testarli. Ringrazio BIOTEX per la fiducia che ha riposto in noi e spero che sia l’inizio di un lungo rapporto collaborativo.
Questo la foto del TEAM GREEN PAPER stagione 2017