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Loreta Pavan

Sport praticato: Ciclismo

Mi presento: sono LORETA

Per essere più precisa: sono Loreta Lucia Pavan, nata ad Arcugnano (Vicenza) il 19 febbraio 1961 e ho fatto l'orafa per 32 anni partendo come operaia fino a diventare Direttore Generale di una piccola azienda del settore.

Nei successi e nelle emozioni che la vita ha saputo regalarmi, nel 2006, ho però scoperto di essere malata di un tumore al seno.

La stessa malattia che si era portata via, in giovane età, le mie due amate sorelle. La notizia ha avuto un importante impatto nella mia vita.

Dopo gli interventi e le terapie, che hanno riportato un miglioramento dal punto di vista clinico, ho cercato in tutti i modi di reagire anche dal punto di vista morale. Lo sfogo principale lo trovai nel lavoro.

Ero sempre in azienda. Le uniche assenze che mi concedevo erano quelle per il ricovero in ospedale per le cure.

Dopo un anno molto difficile, durante il quale stentavo a credere a ciò che mi stava capitando, rincontrai la dottoressa Gulisano, la mia oncologa, che, vedendomi provata, mi chiese:

“Loreta vuole la salute o l'azienda?”

Ricordo ancora quelle parole poiché, in un attimo, ripensai a tutto quello che stavo tralasciando concentrandomi solo ed esclusivamente sul lavoro.

Da quel momento la mia vita cambiò, cambiarono le mie priorità. La frase della dottoressa ha praticamente segnato per me il finale della prima parte della mia vita.

I figli di mia sorella per i quali ero diventata la seconda mamma che stavano crescendo, mia madre, il mio compagno. Mi è bastato un attimo per decidere di cambiare vita. Mollai tutto senza esitare il giorno stesso, così mi trasformai da imprenditrice a casalinga.

Riassaporando il piacere di stare veramente a contatto con ciò che è realmente importante nella mia vita, molto più dei soldi o del lavoro.

Così, tra le varie routine alle quali mi dedicavo per poter stare vicino alle persone che amo, vedendomi sempre di corsa per Vicenza, alcuni amici mi regalarono una vecchia bicicletta da corsa.

Cominciai a pedalare, più che altro per comodità e per sorridere a questo strano regalo che ricevetti. Era il 2008 e ancora non mi rendevo conto della piena gratificazione che provavo quando salivo in sella.

È ora che vi presento chi realmente sono oggi però.

Nel frattempo sono diventata nonna, i miei ragazzi sono cresciuti e si fanno strada nel mondo, mentre mia madre e il mio compagno sono sempre al mio fianco in ogni avventura in cui corro.

Sì, intendo proprio corro. Da quella bicicletta “scassata” ho infatti capito molto. Inizialmente mi serviva per poter rimanere attiva e sempre in contatto con le persone che amo, oggi, invece, mi serve per aiutare le molte persone che come me, desiderano affrontare e superare i dolori e le paure della malattia che per tanto mi hanno terrorizzata.

Per questo motivo, dal 2014, sono entrata nel mondo delle randonnée. Ne forte ne piano, ma lontano, questo è il motto che le contraddistingue e le differenzia dalle pure competizioni ciclistiche.

Mi sono allenata, ho comprato una bicicletta nuova ma sono sempre me stessa, con gli stessi principi che mi hanno spinto a scegliere di cambiare vita ormai diversi anni fa.

Le randonnée permettono di stabilire un contatto, di condividere esperienze e invitare numerose persone a sposare questa causa. Amo infatti affermare, con convinzione, che finché questo obiettivo che mi spinge a pedalare per questa causa supera la fatica sono determinata a svolgere qualsiasi sacrificio.

Così ho iniziato con l’inseguimento a varie certificazioni (in gergo chiamate brevetti). Brevetti da 200, 300, 400 e 600 km, conclusi sempre entro i tempi richiesti con un buon margine di ore.

Successivamente sono passata alle imprese per le quali i giornali hanno cominciato a raccontare di alcune delle mie imprese e hanno descritto la causa che ho deciso di sposare portando a buoni risultati di visibilità per l’associazione della quale faccio parte: ”Amici Del 5° Piano”.

Gli “Amici Del 5° Piano - Oncologia Vicenza sono un gruppo di volontari, di cui faccio appunto parte, che, dopo avere vissuto esperienze di malattie oncologiche, si impegnano attivamente per migliorare il benessere e la vita di chi soffre di queste patologie. Nel 2017 è nato il progetto: “PEDALA CON LORETA” per poter agevolare le donazioni.

Le iniziative per il 2018

L’iniziativa principale è quella di pedalare da Vicenza fino Capo Nord in 18 giorni percorrendo 4200 km con oltre i 30.000 mt di dislivello tra fine luglio e metà agosto.

Alcune delle imprese portate a compimento

Nella PARIGI-BREST-PARIGI, percorso di 1200 km con 12000 mt di dislivello entro 90 ore, ho impiegato 78 ore nel 2015.
Anno che si è concluso con 23.000 km e 198.000 mt di dislivello.

Nel 2016 la PINEROLO- BARCELLONA-PINEROLO, percorso di 1600 km con 20.000 mt di dislivello entro 175 ore, conclusa in 145 ore.
Il 2016 si è concluso con 27.000 km e oltre i 270.000 mt di dislivello.

Nel 2017 i chilometri percorsi sono diventati 30.000 con oltre 300.000 mt di dislivello, distribuiti in varie randonnée.
Quella delle 4 NAZIONI, svolta 2 volte, pedalando per 1200 km e 12.000 mt di dislivello in 88 ore.

La ROMA- MATERA- ROMA di 1600 km e 20.000 mt di dislivello in 135 ore.
La ODERZO- ROMA- ODERZO 1200 km e 12.000 mt di dislivello.

Nel 2017 ho anche “scalato” 56 volte il Monte Grappa, in onore dei miei 56 anni. A coronare l’anno appena trascorso ho effettuato 6 salite e 6 discese in un solo giorno, guadagnando così il brevetto EVERSTING.


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