Il racconto di come un viaggio in tandem, grazie ad un’amicizia sincera e profonda e ad un irresistibile desiderio di scoperta, possa cambiare profondamente la vita anche ad una persona non vedente. 

Un irresistibile desiderio di scoperta

Mi chiamo Davide, ho 33 anni e sono cieco dall’adolescenza. Lo sport, i viaggi e le relazioni umane hanno sempre esercitato su di me una fortissima attrazione, e con questo progetto cerco di fonderli in un’unica esperienza.

Spesso nella disabilità l’aiuto degli altri è indispensabile, e il tandem ne è un esempio lampante. I nostri viaggi in giro per il mondo vogliono dimostrare che questo apparente limite può trasformarsi in un avvincente vantaggio. Nei nostri racconti cerchiamo  difatti di far emergere come il sostegno reciproco possa consentire la realizzazione anche dei sogni più audaci, e di promuovere il Tandem come potente mezzo di inclusione per le persone con disabilità.

Lungo la Via della Seta

Dal marzo all’ottobre del 2019 furono Michele e Samuele ad affiancarmi in una lunghissima pedalata lungo la Via della seta, che ci vide attraversare 12 paesi tra Europa ed Asia e percorre 13.000 km, vivendo un’avventura che cambiò profondamente le vite di tutti e 3. Nel corso del viaggio donammo un Tandem al Comitato Paralimpico iraniano ed un altro a Siyovush, un intraprendente ragazzo non vedente tagico, che poté così iniziare ad allenarsi per partecipare a delle gare ufficiali a livello internazionale, come aveva sempre desiderato.
Lungo la Via della seta ambienti e culture si susseguivano pedalata dopo pedalata, regalandoci emozioni in continua evoluzione. Alla dura tempra dei popoli slavi e balcanici seguì l’incrollabile dignità del popolo turco, poi la commovente ospitalità di quello iraniano. Fu però l’Asia centrale ad entrare nei nostri cuori, grazie alle sue genti dall’animo d’altri tempi e la sua natura primordiale, che abbiamo avuto l’onore di vivere sulla nostra pelle. La traversata del Pamir e di alcune delle sue valli, culminata ad oltre 4600 m di altitudine, resterà per sempre impressa nelle nostre anime. L’abbigliamento Biotex ci ha sempre accompagnati, rendendo più sopportabili le pedalate sotto ai 50° del deserto del Karakum in Turkmenistan, la pioggia dei Balcani e l’aria pungente del Kirghizistan.

Riparire

Dopo 5 anni dal nostro ritorno il mio desiderio di ripartire era ormai incontenibile, mi sono quindi messo all’opera per pianificare una nuova avventura. Il prossimo 5 ottobre partirò da Bologna, in compagnia dei miei cari amici Antonio e Riccardo, alla volta dell’Africa occidentale.  Il viaggio durerà circa 6 mesi, nel corso dei quali cercheremo di penetrare il più possibile verso sud, nei meandri del continente forse più selvaggio e meno conosciuto. Pedaleremo attraverso le impervie e meravigliose montagne del sud della Spagna e del Marocco, per poi attraversare l’inospitale deserto del Sahara e raggiungere le savane e le foreste dell’Africa tropicale ed equatoriale.

Racconteremo il viaggio sulle nostre pagine social attraverso narrazioni, foto e brevi video, e organizzeremo, come già fatto nel 2019, degli incontri con associazioni e istituzioni gravitanti intorno al mondo della disabilità, in particolare nel settore dello sport, nei paesi che attraverseremo. Soprattutto avvieremo una raccolta fondi, alla quale potrà partecipare chiunque, a favore di CBM Italia, un’organizzazione internazionale impegnata nella salute, l’educazione, il lavoro e i diritti delle persone con disabilità dove ce n’è più bisogno, in Italia e nel mondo. In particolare il ricavato andrà ad un progetto attivo in una regione del Niger, che speriamo di poter visitare al termine del viaggio.

Con Biotex

Biotex ci ha sostenuti fin dagli albori del progetto, consentendoci, con un abbigliamento dalle sorprendenti performance, di affrontare climi e ambienti di ogni tipo. Il loro supporto è stato fondamentale nel mantenere il giusto livello di comfort, necessario per sopportare sole, vento, caldo e freddo durante sforzi fisici prolungati. Siamo lieti di poter contare su di loro anche durante la nostra prossima avventura: grazie ai loro capi le montagne dell’Atlante, la canicola del deserto in Mauritania e l’umidità della jungla in Guinea ci fanno un po’ meno paura. 

Sono sempre stato dell’idea che quando si fa una bella scoperta è un peccato tenerla per sé, bisogna invece condividerla con gli altri.
Noi non vediamo l’ora di condividere con voi il nostro viaggio attraverso l’Africa, seguiteci!